Il Palazzo Baronale

Costruito dai Marchesi Giustinianinei secoli XVIIeXVIII. In realtà la prima struttura fortificata risale al periodo normanno (XII secolo) ed era costituita da due torri, di cui una è tuttora visibile nel giardino del palazzo. Tale torre venne potenziata nel XV secolodai baroni Guarinii quali costruirono attorno un castello. Nei secoli successivi, le famiglie feudatarie che si succedettero ristrutturarono a più riprese il castello con l'arte ed il gusto del momento.

I Giustiniani, nel XVII secolo, ristrutturando il castello ne diedero l'attuale fisionomia. Tuttavia rimangono alcuni elementi dell'architettura militare come le due torri laterali con feritoie. Dal savero portale bugnatosi accede nel cortile centrale da dove, attraverso una scalinata, è raggiungibile il piano superiore. Fra le numerose stanze si distingueva il salone "degli Specchi" arredato con mobili sei-settecenteschi ed annessa quadreria.

 

Scavi archeologici a Piazza Vittoria

Gli scavi, durante i lavori di riqualificazione di Piazza Vittoria, hanno portato alla luce una complessa stratificazione relativa all'impianto della chiesa Parrocchiale demolita nel 1958 e ad altre importantissime preesistenze. La chiesa più recente, databile al Cinquecento, presentava una facciata scandita da lesenee coronata da un timpanotriangolare. Il semplice portale, sormontato da un piccolo rosone, introduceva all'interno articolato in tre navate separate da pilastri. Lo scavo ha restituito le strutture di fondazione, alcune tombe e quattro ossari utilizzati fino al XVIII secolo. Si sono riconosciute inoltre le aree di cavatura dei blocchi utilizzate durante la costruzione della chiesa.

Un'eccezionale scoperta è rappresentata dal rinvenimento di una più antica chiesa risalente al XIII-XIV secolo. A questo impianto appartengono diversi blocchi che conservano frammenti di affresco in stile bizantino recanti bellissime figure di santi e iscrizioni in greco. All'arredo scultoreo dell'edificio sono pertinenti alcuni elementi scolpiti tra i quali un'aquila che forse era inserita nel pulpitodella chiesa.

Una vasta area cimiteriale, con sepolture databili fra il XIIIe il XIV secolo, è stata rinvenuta su tutta l'area di scavo. Le tombe erano scavate nel banco calcareo, e in gran parte conservavano ancora i resti scheletrici degli inumati e gli oggetti dell'abbigliamento con i quali erano stati deposti (fibbiein bronzo, orecchini).

Gli scavi hanno poi messo in evidenza tracce di frequentazione dell'età messapica,quando il sito di Caprarica, posto su un'altura, poteva dominare la pianura sino alla costa adriatica.